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Si fa un gran parlare in questo ultimo periodi di scontrini, corrispettivi, invio telematico e simili altri argomenti. Per fare chiarezza sulla questione, consigliamo a tutti gli interessati di collegarsi al sito internet dell’Agenzia delle Entrate, dove è infatti disponibile una guida ai corrispettivi telematici estremamente utile per tutti gli esercenti. Si ricordano in questa guida tutte le scadenze, comprese le proroghe che sono state decise per affrontare al meglio l’emergenza sanitaria da Covid e molte altre informazioni. Cerchiamo di riassumere le notizie più importanti in questo articolo.
Corrispettivi telematici, cosa significa e perché
Gli scontrini e le ricevute sono destinati a scomparire per sempre. Saranno infatti sostituiti da un nuovo documento emesso tramite registratore elettronico oppure tramite proceda web. Si tratta di una novità che non coinvolge solo ed esclusivamente i commercianti in senso stretto, ma anche tutti coloro che emettono ricevute fiscali. Pensiamo quindi ai ristoranti e agli alberghi, così come alla maggior parte degli artigiani.
Per il consumatore finale non cambia poi molto. Il consumatore al momento del suo acquisto o del pagamento di un servizio non riceve più lo scontrino, ma un documento che non ha alcun tipo di valore fiscale. Lo scontrino può essere conservato, così da avere in mano un’attestazione dell’avvenuto acquisto, utile in caso di beni sotto garanzia oppure nel caso in cui si debba effettuare un cambio merce.
Diverso è invece il discorso per gli esercenti, per i quali sono molti i cambiamenti che scendono in campo. Grazie ai corrispettivi telematici infatti non c’è più l’obbligo di tenere il registro dei corrispettivi, di conservare le copie dei documenti commerciali, di conservare il libretto di servizio. Si risparmiano insomma sia tempo che soldi. Inoltre non si incorre più nel rischio di commettere qualche errore.
Corrispettivi telematici, cosa cambia a causa dell’emergenza sanitaria
Gli esercenti con entrate maggiori di 400.000 euro si sono già messi in regola. Dovevano effettuare infatti l’acquisto di un registratore di cassa appositamente pensato per i corrispettivi telematici e lo scontrino fiscale entro il 31 dicembre 2009. Gli esercenti con entrate invece inferiori ai 400.000 euro non si sono messi in regola. La norma prevedeva infatti una fase transitoria di 6 mesi, con partenza il 1 gennaio 2020. Entro questo lasso di tempo gli esercenti avrebbero dovuto acquistare un nuovo registratore, o adattare quello già in loro possesso.
A causa del lookdown però gli esercenti hanno dovuto chiudere i battenti per un lungo periodo di tempo. Ecco perché il Governo con il Decreto Rilancio ha deciso di dare una proroga agli esercenti, che possono infatti mettersi in regola entro il 1 gennaio 2021. Questo vale per tutti gli esercenti, anche per coloro che commercializzano medicinali e prestazioni mediche.
Bonus registratori di cassa
È interessante ricordare che anche per tutto il 2020 è previsto un bonus, sotto forma di credito di imposta, sui registratori di cassa. In caso di acquisto di un registratore di cassa telematico, è previsto un bonus del 50% fino ad un massimo di 250 euro. In caso di adattamento di un vecchio registratore, è previsto un bonus sempre del 50% fino ad un massimo però di 50 euro. Il credito così ottenuto può essere utilizzato in compensazione alla liquidazione dell’Iva successiva al mese di registrazione della fattura. Ovviamente affinché questo sia possibile è necessario che il pagamento per l’acquisto o l’adattamento sia tracciabile.
Il registratore di cassa telematico è uno strumento necessario?
Questa è la domanda che molte persone si pongono. No, il registratore di cassa telematico non è uno strumento che deve essere obbligatoriamente acquistato. I corrispettivi infatti possono essere inviati all’Agenzia delle Entrate anche tramite il web, utilizzando appositi portali. Basta essere in possesso insomma di una connessione web e il gioco è fatto! Si tratta di una buona scelta per tutti coloro che non vogliono spendere soldi per mettersi in regola, così come per coloro che non hanno una mole elevata di scontrini da dover emettere ogni giorno.
La lotteria dei corrispettivi
L’Agenzia delle Entrate ricorda che anche la lotteria dei corrispettivi è stata rimandata. Non prenderà più il via infatti il 1 luglio 2020, come era stato inizialmente deciso, bensì il 1 gennaio 2021.
Ma cos’è la lotteria dei corrispettivi? Si tratta di una lotteria a tutti gli effetti a cui possono partecipare coloro che hanno acquistato beni o servizi e che a seguito del loro acquisto sia stato effettuato lo scontrino elettronico. Questa iniziativa è volta ad incentivare la richiesta dello scontrino, così da riuscire, si spera, a combattere in modo definitivo il problema dell’evasione fiscale.