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Data la diffusione ormai capillare di internet ed il ricorso quotidiano a pagine e siti web, la figura del programmatore informatico è una delle più ricercate in assoluto. Il compito principale di questo genere di professionista è quello di creare pagine e siti, utilizzando un apposito codice. A partire dagli anni Settanta ne sono stati sviluppati diversi (poi aggiornati periodicamente tramite il rilascio di versioni più moderne), ciascuno dei quali si adatta meglio a specifiche esigenze. Tra i codici (o “linguaggi di scrittura”) più diffusi c’è il PHP, acronimo di “Hypertext Preprocessor”: vediamo di seguito di cosa si tratta, quali caratteristiche possiede e come fare per imparare ad utilizzarlo.
Cos’è il linguaggio PHP
Il PHP è un linguaggio di script lato-server (“server side”, in inglese), la cui sintassi presenta diverse analogie con quella del C e del Perl. Ad oggi viene utilizzato principalmente per allestire pagine e siti web dinamici, il che ne fa il linguaggio di script più utilizzato al mondo. Per capire come funziona, bisogna anzitutto tenere presente una qualsiasi operazione completata sul web coinvolge due soggetti: un client e un server. Il primo è un dispositivo (come ad esempio un browser), il cui compito è quello di formulare e inviare una richiesta al secondo; il server remoto utilizza i linguaggi di script, tra i quali il PHP, per decodificare la richiesta e inviare una risposta al client che, a sua volta, dovrà interpretarla. Nel caso specifico del PHP, il linguaggio risiede nel server remoto, dove interpreta le richieste ricevute dal client.
Le caratteristiche principali del linguaggio PHP
Rispetto ad altri linguaggi, il PHP presenta delle caratteristiche peculiari: ha una tipizzazione debole (mentre quella del C è molto forte) e supporta cinque paradigmi: imperativo, funzionale, object-oriented, procedurale e riflessivo. In aggiunta, il linguaggio PHP non utilizza puntatori e, in genere, viene utilizzato soprattutto per gli script degli applicativi web; per quanto riguarda gli array, non supporta quelli di dimensioni fisse ma soltanto quelli associativi.
Altra caratteristica del PHP è la capacità di interfacciarsi con numerosi DBMS (Database Management System, ovvero i sistemi di gestione delle banche dati) quali Microsoft SQL Server, MySQL, MariaDB, Oracle, IBM DB2, Firebird e altri, e di supportare diversi metalinguaggi e protocolli (XML, CORBA, IMAP, FT, SOAP); in generale, pur mutuando diversi elementi della sintassi del C, il PHP richiede un linguaggio di alto livello, ossia caratterizzato da un elevato grado di astrazione di dettagli di funzionamento. Per quanto riguarda la tipologia di dati, il PHP consente di creare valori booleani (“vero” o “falso”), valori interi e decimali, stringhe (ossia porzioni di testo), array e oggetti più complessi.
Come imparare il linguaggio PHP
Per imparare i fondamenti del linguaggio di PHP esistono diversi metodi; l’opzione principale è rappresentata dai percorsi universitari incentrati sulle materie informatiche; in alternativa, ci si può rivolgere a portali specializzati che consentono di accedere a percorsi di formazione mirati, sia in presenza che online, come ad esempio il corso Php offerto da puntonetformazione.com. L’offerta formativa di questo genere di corsi coniuga l’aspetto teorico con quello pratico, che in genere rappresenta la parte più estesa; uno degli aspetti che viene insegnato per primi è l’impostazione dell’ambiente di lavoro in base al sistema operativo utilizzato (Linux, MAC e Windows); gli altri temi dei corsi sono: i tipi di dati, le strutture di controllo, la modalità di gestione dei testi e delle stringhe, gli array e le funzioni. Al termine del corso, i partecipanti ricevono un attestato che certifica l’acquisizione delle competenze da programmatore PHP; una certificazione di questo tipo dà ulteriore consistenza al curriculum personale e professionale e rappresenta un valore aggiunto per chi vuole emergere in un settore in crescita ma altamente competitivo.