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La pandemia di Covid ancora in atto ha notevolmente mutato la situazione economica nel corso degli ultimi due anni, anche perché arrivata dopo una serie di crisi le quali avevano già messo a dura prova l’economia globale.
Nel nuovo quadro che si è venuto a creare, molti investitori hanno dovuto riconsiderare le loro strategie. In particolare cercando di individuare gli asset che sono in grado di dare un minimo di sicurezza in un quadro così incerto. In tale ricerca, sono dovuti partire da una domanda ben precisa: quali sono i migliori investimenti in questa fase storica?
Per chi è alla ricerca di tranquillità: l’oro
Quando il ciclo economico inizia a complicarsi, sono in molti a rivolgersi all’oro. Ovvero al più classico dei cosiddetti beni rifugio. Il metallo prezioso, in effetti, è in grado di reggere alle turbolenze potendo contare su una serie di caratteristiche di grande pregio, a partire dal suo rappresentare un bene finito: ai ritmi estrattivi attuali, infatti, si calcola che l’oro disponibile dovrebbe terminare entro una quindicina di anni. Conferendo di conseguenza il massimo di stabilità a quello in circolazione. Proprio per questo motivo, solitamente gli analisti consigliano di riservare un 10% circa al metallo prezioso all’interno del proprio portafogli d’investimento.
Per chi è disposto a rischiare: il Bitcoin
Ormai praticamente tutti hanno sentito parlare del Bitcoin, anche se tanti continuano a ignorarne molte cose. Tra quelle che vengono spesso messe in evidenza dai media c’è la sua clamorosa tendenza alla crescita. Basti pensare che attualmente un Bitcoin viene quotato intorno ai 57mila dollari, un valore svariate volte superiore a quello di un paio di anni fa.
In pratica si può dire che non esiste un asset che abbia generato una crescita di valore neanche lontanamente paragonabile a quella evidenziata dalla regina delle criptovalute nel corso degli ultimi anni che potrebbe proseguire nell’immediato futuro, soprattutto alla luce del fatto che ora sono addirittura i governi ad adottarlo. Come è accaduto in El Salvador e come potrebbe presto accadere in Brasile.
Le azioni legate alla transizione energetica
Le azioni rappresentano un asset rischioso. Ce ne sono alcune, però, per le quali si può prevedere una notevole crescita in questa fase storica. Il riferimento è ai titoli delle aziende legate alla transizione energetica, ovvero quelle che nel corso degli ultimi anni hanno iniziato una rapida conversione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili. Queste fonti avranno le maggiori possibilità di godere dei massicci investimenti previsti dai governi di ogni parte del mondo per cercare di arrivare ad un modello produttivo e sociale più rispettoso dell’ambiente.
Una necessità che sta spingendo i Paesi più grandi a privilegiare le aziende green e a sposare tecnologie in grado di non impattare negativamente sull’ecosistema, con conseguenze di larga portata non solo sui bilanci, ma anche sulla quotazione dei loro titoli.
Fonte immagine Dubai SIMs