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(Adnkronos) – Sabato 27 luglio a Pietrapaola (CS) si terrà un evento per ricordare il riformatore del calendario gregoriano, Luigi Lilio, che è nato a Cirò nel 1510. Un illustre e grande medico e scienziato calabrese di cui molti conterranei ignorano l’esistenza e soprattutto le origini calabresi. L’evento è organizzato dall’Associazione Ricchizza con i comuni di Cirò e Pietrapaola, con il patrocinio della Deputazione calabrese di Storia Patria. Un incontro-tavola rotonda con personalità della scienza e della cultura per raccontare di Lilio e far conoscere la figura: a lui e al fratello Antonio papa Gregorio XIII affidò il compito di riformare il calendario giuliano al fine di armonizzare le feste cristiane: il nuovo calendario che fu quindi denominato “gregoriano” (che è quello che ancora oggi regola la nostra vita di tutti i giorni) entrò in vigore il 24 febbraio 1582. Un personaggio, Lilio, che andrebbe studiato più a fondo e fatto conoscere attraverso la scuola e non soltanto in ambito regionale: la sua riforma del calendario ha rivoluzionato la misura del tempo in tutto il mondo occidentale. Un lavoro complesso e articolato (vennero stabiliti gli anni bisestili e regolata in maniera scientifica la misura dell’anno solare) che l’incontro di Pietrapaola tenterà di illustrare con un evento in piazza Rio con la partecipazione del poeta Vito Sorrenti, del dirigente di ricerca del CNR Francesco Vizza, dei cardiologi Angelo Mingrone e Vincenzo Montemurro e la direttrice dell’Osservatorio di Savelli, intitolato a Lilio. Tutti grandi conoscitori dello scienziato cirotano che avranno il compito di fare divulgazione scientifica alla portata di tutti. La tavola rotonda sarà coordinata e moderata dal giornalista Santo Strati, con la partecipazione del presidente dell’Associazione Ricchizza Vincenzo De Vincenti. Al termine un singolare e ricco buffet con il cibo al tempo di Lilio, preparato da artigiani alimentari locali: sarà un modo simpatico di fare un tuffo in un secolo tanto lontano che, però, il calendario di Lilio ci ha trasmesso. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)