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Negli ultimi anni, la transizione energetica è diventata un tema sempre più importante in Italia. Il paese, infatti, si è impegnato a ridurre la sua dipendenza dalle fonti fossili e ad aumentare l’uso di fonti rinnovabili, allo scopo di raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea in materia di riduzione delle emissioni di gas serra e di produzione di energia pulita.
L’Italia, infatti, ha già raggiunto importanti traguardi in questo senso: la produzione di energia rinnovabile è cresciuta costantemente negli ultimi anni, raggiungendo nel 2021 il 44% del totale della produzione di energia elettrica. Inoltre, il paese ha avviato importanti progetti per la riduzione dell’uso dei combustibili fossili, in particolare del carbone.
Le sfide rimangono comunque tante, e lo sa bene EnerySave, società di consulenza tecnica e ingegneristica della provincia di Monza e Brianza. In seguito allo stanziamento di un fondo Europeo piuttosto cospicuo per la transizione energetica industriale (si parla di 10 miliardi di euro potenziali solo per l’Italia) questo attore fortemente impegnato nella risoluzione delle problematiche della filiera edile non è di certo stato a guardare.
Dopo un’approfondita analisi delle condizioni e delle criticità del settore, EnergySave ha scelto di rispondere lanciando una proposta del tutto nuova: Fare sistema. L’iniziativa, che ha avuto luogo in una location naturale ed esclusiva, tra le fronde del bosco brianzolo, ha visto come partecipanti alcune delle più importanti realtà dell’edilizia e della tecnologia sostenibile contemporanee, come per esempio A2A, Ediclima, Racco Group (solo per citarne alcune).
L’obiettivo – come annunciato dal CEO e direttore tecnico di EnergySave Stefano De Bonis – è quello di spingere ciascun attore a “fare la sua parte e, allo stesso tempo, farlo con tutti gli altri, per non rischiare di veder sfumare una grande opportunità per il benessere della nostra società. Benessere che si tramuta in quella ormai celebre transizione energetica di cui tanto si parla che, ad oggi, sotto alcuni aspetti e per alcuni settori, parteciparvi è ancora facoltativo, ma che nel breve tempo diventerà obbligatoria per tutti”
Nonostante queste sfide, la transizione energetica rappresenta una grande opportunità per l’Italia, che può beneficiare della crescita di un settore innovativo e sostenibile e diventare un leader nella produzione di energia pulita. É questo il pensiero condiviso anche dalle altre importanti realtà che hanno preso parte all’evento, come per esempio 4BILD. È infatti Alessandro Dozzi, il legale rappresentante della compagnia impegnata nella distribuzione di materiali edili sull’area milanese-monzese e comasca a ribadire la necessità di instaurare legami anziché di interporre muri: “I numerosi incentivi, il PNRR, i progetti su Milano stanno creando nuove opportunità e fanno sì che i distributori di materiali edili, in particolar modo, possano sicuramente prosperare sotto diversi aspetti. Ma per ottenere ancora di più, offrendo al mercato soluzioni e prodotti di altissimo livello, serve stringere delle collaborazioni strategiche.”
La partnership come risposta alle nuove possibilità aperte dai piani di investimento europei piace anche a Giuseppe Racco, CEO di Racco Costruzioni Group, il quale dopo aver partecipato a “Fare sistema” ha ribadito come di fronte ad un triennio in arrivo ricco di interessanti opportunità di riqualificazione energetica, sia essenziale rispondere alle sfide tramite nuove partnership, collaborazioni e confronti piuttosto che da soli.
Del medesimo parere neanche a dirlo, i rappresentanti di A2A e Panasonic, altri due “big” invitati da EnergySave a partecipare all’evento. Sembra quindi che l’obiettivo iniziale della società di consulenza, ovvero quello di lavorare per creare una “filiera lunga” dell’edilizia, sia per il momento stato accolto con grande favore dall’imprenditoria che conta. Ora non rimane che attendere i nuovi fondi del PNRR e del Repower, che dovrebbero arrivare in estate, per dare avvio a nuovi progetti pilota che, secondo le parole di Stefano Barbera (responsabile A2A Energy Solutions) potrebbero diventare modelli standard per tutti gli altri attori europei del settore.