giovedì, Novembre 27, 2025
Inviaci la tua notizia
Nessun Risultato
Vedi tutti i Risultati
Universoinformatico24.it
Advertisement
  • Home
  • Tecnologia
  • Vita Digitale
  • Videogiochi
  • Curiosità
  • Telefonia
  • Televisione
  • Tempo Libero
  • Anteprime
  • Home
  • Tecnologia
  • Vita Digitale
  • Videogiochi
  • Curiosità
  • Telefonia
  • Televisione
  • Tempo Libero
  • Anteprime
Nessun Risultato
Vedi tutti i Risultati
Universoinformatico24.it
Nessun Risultato
Vedi tutti i Risultati
Home Curiosità

Scoperto pianeta vagabondo che cresce a ritmo record

Redazione Universoinformatico24.it Da Redazione Universoinformatico24.it
3 Ottobre 2025
in Curiosità
0
Scoperto pianeta vagabondo che cresce a ritmo record
Condividi su FacebookCondividi su Twitter

Questo articolo è stato letto212volte!

(Adnkronos) – Gli astronomi hanno registrato un fenomeno senza precedenti: un pianeta errante – un corpo celeste che fluttua liberamente nello spazio, senza orbitare attorno a una stella – è stato osservato crescere a un tasso record di sei miliardi di tonnellate al secondo. La scoperta, resa possibile dal Very Large Telescope (VLT) dell'Osservatorio Europeo Australe (ESO), fornisce dati cruciali che mettono in discussione i modelli noti di formazione planetaria. 
L'oggetto in questione, denominato ufficialmente Cha 1107-7626, ha una massa stimata tra cinque e dieci volte quella di Giove e si trova a circa 620 anni luce nella costellazione del Camaleonte. Il giovane pianeta è ancora in fase di formazione, alimentato da un disco circostante di gas e polvere che ricade costantemente sulla sua superficie, in un processo noto come accrescimento. Il gruppo di ricerca guidato da Víctor Almendros-Abad, astronomo presso l'Osservatorio Astronomico di Palermo (INAF), ha scoperto che il tasso di accrescimento del pianeta non è costante. Nell'agosto del 2025, il flusso di materia era circa otto volte superiore rispetto ai mesi precedenti, raggiungendo il picco di sei miliardi di tonnellate al secondo. "Questo è l'episodio di accrescimento più intenso mai registrato per un oggetto di massa planetaria", ha affermato Almendros-Abad. L'astronomo ha poi aggiunto: "Molti pensano ai pianeti come a mondi tranquilli e stabili, ma con questa scoperta vediamo che oggetti di massa planetaria che fluttuano liberamente nello spazio possono essere luoghi avvincenti". La scoperta, destinata alla pubblicazione su The Astrophysical Journal Letters, è stata realizzata grazie allo spettrografo X-shooter installato sul VLT in Cile, con il supporto di dati d'archivio SINFONI del VLT e del telescopio spaziale James Webb (JWST). I risultati ottenuti hanno importanti implicazioni sull’origine dei pianeti erratici. Come sottolineato dal coautore Aleks Scholz dell’Università di St Andrews: "L'origine dei pianeti erratici rimane una questione non risolta: sono gli oggetti di formazione stellare con la minima massa possibile o pianeti giganti espulsi dai propri sistemi di origine?".   L’accrescimento rapido osservato su Cha 1107-7626 era noto finora solo nelle stelle giovani, suggerendo che almeno alcuni pianeti vagabondi possano condividere un percorso di formazione simile a quello stellare. Belinda Damian, coautrice presso l’Università di St Andrews, ha spiegato: "Questa scoperta sfuma il confine tra stelle e pianeti e ci offre un'anteprima dei primi periodi di formazione dei pianeti vagabondi". Analizzando la luce emessa prima e durante l’aumento del tasso, è emerso che l'attività magnetica ha giocato un ruolo chiave nel guidare la caduta di massa, un fenomeno mai osservato in un pianeta. L'analisi ha anche rivelato un mutamento nella chimica del disco circostante, con la presenza di vapore acqueo durante l’evento di accrescimento, ma non prima.  

Potrebbe piacerti anche

Il flop di iPhone Air frena la corsa dei cloni

Il suicidio assistito da ChatGpt e la difesa di OpenAI: “Uso improprio”

Le Nike Air Max 90 diventano console, dentro c’è un Super Nintendo

Questa immagine a luce visibile, parte della Digitized Sky Survey 2, mostra la posizione nel cielo del pianeta vagabondo Cha 1107-7626. Il pianeta (non visibile qui) si trova esattamente al centro dell'inquadratura
. Crediti: ESO/ Digitized Sky Survey 2"  La rivelazione di questi pianeti solitari rimane complessa data la loro debolezza luminosa. Tuttavia, l’arrivo del futuro ELT (Extremely Large Telescope) dell'ESO promette di rivoluzionare il campo, consentendo agli astronomi di scoprire e studiare un numero maggiore di questi oggetti e comprendere meglio la loro natura. Amelia Bayo, coautrice e astronoma dell'ESO, ha concluso: "L'idea che un oggetto planetario possa comportarsi come una stella è suggestivo e ci invita a chiederci come potrebbero essere i mondi oltre il nostro durante le fasi iniziali". —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tags: adnkronostecnologia
Post Precedente

ASI e Bahrain Space Agency firmano accordo storico per la cooperazione

Post Successivo

ASUS e l’affidabilità: garanzia a 3 anni su tutti i nuovi notebook

Redazione Universoinformatico24.it

Redazione Universoinformatico24.it

Universoinformatico24.it è un quotidiano online che ti tiene sempre informato sulle ultime notizie sulla tecnologia e telefonia.

Post Successivo
ASUS e l’affidabilità: garanzia a 3 anni su tutti i nuovi notebook

ASUS e l'affidabilità: garanzia a 3 anni su tutti i nuovi notebook

Cerca Nel Sito

Nessun Risultato
Vedi tutti i Risultati

Pubblicità

Ultimi Articoli

Il flop di iPhone Air frena la corsa dei cloni

Il suicidio assistito da ChatGpt e la difesa di OpenAI: “Uso improprio”

Le Nike Air Max 90 diventano console, dentro c’è un Super Nintendo

PS Plus di dicembre, i giochi da scaricare per PS4 e PS5

La bonifica ambientale diventa industria: un mercato da 3,5 miliardi di euro

Poco e Bose mettono un subwoofer nello smartphone

Pubblicità

Direttore responsabile: Marina Nardone

Sede legale: Corso Umberto Maddalena 24 – cap 83030 – Venticano (AV)

Quotidiano online e una testata periodica ai sensi del D.L. 7/5/2001 n. 62

Network

Informazioni

  • Chi Siamo
  • Termini & condizioni
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Aggiorna le preferenze sui cookie

Contatti

Per parlare con la redazione: redazione@mgeditoriale.it

Per la tua pubblicità: info@mgeditoriale.it

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino

Nessun Risultato
Vedi tutti i Risultati
  • Home
  • Tecnologia
  • Vita Digitale
  • Videogiochi
  • Curiosità
  • Telefonia
  • Televisione
  • Tempo Libero
  • Anteprime

© 2025 M.G.Editoriale Di Nardone Marina | P.IVA 02734110642 | C.F. NRDMRN92A47A783Y | ROC 33015 | Iscritta alla Camera di Commercio di Avellino