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Arrivano i primi freddi, ma è ancora troppo presto per accendere l’impianto di riscaldamento. Esiste uno strumento che può ovviare alla situazione: il termoconvettore.
Il termoconvettore è molto utile nei periodi di transizione tra estate e autunno, ma anche durante l’inverno, per scaldare le stanze più fredde. Quindi può essere usato anche in combinazione ai sistemi tradizionali, come il termosifone.
Oltre ad essere pratico – soprattutto quello a parete è poco ingombrante, ma esistono anche modelli trasportabili – il termoconvettore ha il pregio di scaldare gli ambienti in modo omogeneo e veloce.
Un ulteriore vantaggio, però, è che il termoconvettore in molti casi consente di ottenere un buon risparmio energetico, che non è mai scontato. Il risparmio è notevole soprattutto se il termoconvettore viene utilizzato in quelle stanze piccole che restano prevalentemente chiuse.
Esistono diversi tipi di termoconvettore. Alcuni possiedono anche una ventola, che ovviamente consente di scaldare le stanze in modo più omogeneo e quindi sono certamente più efficaci. Alcuni modelli sono dotati anche di timer, che consente di attivare e disattivare in modo automatico il riscaldamento, senza preoccuparsi di dover accendere e spegnere il termoconvettore. Sui termiconvettori è presenti poi una manopola per regolare la potenza (2000 – 2400 watt) o la temperatura, a seconda del tipo di impianto (gas, acqua, elettrico).
Miglioristufe.it propone una selezione sempre aggiornata: qui è possibile trovare il termoconvettore che fa al caso vostro, in base a tipologia, prezzo, dimensioni. Come accennato, le tipologie di termoconvettori in commercio sono essenzialmente tre:
- a gas: l’aria passa attraverso i tubi, si scalda grazie ad un bruciatore a gas e fuorisce dall’alto. Per installarli è necessario un allaccio alla rete gas.
- ad acqua: richiede la presenza di una caldaia o di una pompa di calore che scaldi l’acqua. Questa viene poi inviata al termoconvettore, che la trasforma in calore.
- elettrici: il funzionamento è basato sulla presenza di una resistenza elettrica, che scalda l’aria fredda. L’aria calda che viene generata è poi sprigionata dalla parte superiore del termoconvettore. Per il funzionamento è necessaria una presa elettrica. Si tratta certamente del modello più pratico, sia per il suo funzionamento che per il trasporto.