Questo articolo è stato letto1615volte!
L’arrivo dell’estate spinge, come ogni anno, un gran numero di persone verso le spiagge riproponendo l’annoso problema legato ai rischi di una prolungata esposizione ai raggi solari. Per evitare i rischi annessi e connessi è necessario utilizzare tutti gli accorgimenti che sono in grado di evitare scottature e guai peggiori a danno della pelle.
Tra questi strumenti di protezione, naturalmente, un posto d’onore spetta agli abbronzanti. Quale scegliere per questa estate in modo da limitare al massimo i rischi di una scottatura? Diamo una rapida occhiata a come funzionano le creme abbronzanti seguendo i consigli di Benessere.guru.
Come deve essere scelto l’abbronzante ideale
Creme solari, attivatori di melanina, oli abbronzanti: i prodotti protettivi per la nostra pelle presenti in commercio sono sempre di più e, soprattutto, sempre più performanti. Una varietà che, però, rischia infine di tramutarsi in una sorta di boomerang, impedendo ai consumatori l’individuazione del prodotto più specifico per il proprio particolare caso.
Alcuni di essi, infatti contengono esclusivamente ingredienti in grado di accelerare e intensificare l’abbronzatura, mentre altri, a loro volta, vedono anche la partecipazione di filtri solari cui spetta il compito di proteggere la pelle dai raggi UV. Si tratta in effetti di prodotti molto diversi e delegati a compiti differenti, i quali impongono agli utenti di precisare per quanto possibile le proprie esigenze prima della scelta.
Le tipologie di abbronzante
Per riuscire ad orientarsi meglio in fase di scelta, la prima cosa da fare consiste nel riuscire a precisare i prodotti disponibili. Le tipologie sono le seguenti:
– acceleratori di abbronzatura, senza filtro solare, che vengono arricchiti con ingredienti i quali provvedono ad attivare la produzione di melanina. Ovvero il pigmento scuro responsabile dell’abbronzatura prodotto dai melanociti, al quale spetta il delicato compito di difendere la pelle provvedendo a scurirla:
– oli abbronzanti, con o senza filtri solari, i quali non solo provvedono ad intensificare l’abbronzatura, ma nutrono la pelle e la proteggono dai raggi UV nel caso in cui contengano filtri. Per rivelarsi realmente utili occorre iniziare ad usarli nel corso della primavera o perlomeno un paio di settimane prima dell’esposizione al sole. Occorre poi applicarli durante l’esposizione, al fine di intensificare l’abbronzatura, e dopo, in modo da farla durare più a lungo possibile;
– creme solari abbronzanti, dotate di filtri che permettono di accelerare l’abbronzatura e allo stesso tempo proteggono la pelle dai raggi solari. Differiscono dagli acceleratori di abbronzatura in quanto contengono sempre un fattore di protezione che viene espressamente indicato sulla confezione con la sigla SPF, acronimo di Sun Protector Factor, espresso con un valore numerico. Proprio questo valore va ad indicare quanto può essere protratto il tempo di esposizione ai raggi solari prima che sopraggiunga il rischio di scottature. In sostanza, più è altro il fattore di protezione, più il prodotto è in grado di rivelarsi efficace nel contrasto all’insorgenza di eritemi e scottature.